lunedì 5 agosto 2013

Ultimamente mi sono chiesto spesso come mai la "ministra" Kienge potesse fare certe dichiarazioni e affermazioni assolutamente contrarie al suo mandato ed ai suoi doveri di ministro della Repubblica Italiana, pagata col sudore della fronte degli Italiani, e con precisi doveri istituzionali da assolvere.
Questa mattina ho avuto l'illuminazione. NON è colpa sua. Non è stata formata a dovere. Non sà che è suo dovere fare integrare gli immigrati e fare in modo che imparino lingua, usi e costumi del paese ospitante, e che si adeguino. NON è suo dovere cercare di fare integrare gli Italiani, nel loro paese, agli usi e costumi di immigrati da cento paesi, i più disparati, a volte discordanti, stravolgendo tradizioni, religione, libertà e parità delle donne, cercando di far retrocedere la nostra civiltà di secoli. Si deve rendere conto, che non è stata nominata per plebiscito, non rappresenta neanche quel misero 3% del suo partito, non tutti sono per lei. Se fosse una persona intelligente avrebbe capito questo, e NON si arrogherebbe il diritto di offendere gratuitamente secoli di storia, tradizioni, sacrifi e martirii. Il presidente Napolitano, che sentenzia dal suo scranno, dovrebbe difendere l'Italianità e l'onore degli Italiani, NON lasciare che una persona che si è più volte dichiarata di NON sentirsi Italiana sia ministro e lavori e parli pubblicamente a sfavore deli Italiani, sputando nel piatto dove mangia.
E qui mi fermo, perchè il sangue comincia a ribollire, perchè io, grande  grosso e impavido vado in giro anche di sera, magari con un bel cane che incuote timore, mentre a molti altri, soppratutto donne, questa libertà garantita  dalla costituzione, è stata tolta. Le città pullulano di predatori e violentatori, di extracomunitari ubriachi e violenti.  NON per colpa della polizia, non hanno neanche la benzina per uscire in pattuglia. Ci pensi, cara ministra, lasci a casa la scorta, e vada a fare qualche passeggiata di sera, si renderà conto quale terrore sta cercando di importare nel BelPaese, e si vergogni di tradire il suo mandato che è a favore degli Italiani, e non contro.